Nel linguaggio comune, vengono chiamati “cuscinetti”, quasi a evocare la loro caratteristica di essere riserve di grasso disseminate lungo il corpo. Le adiposità localizzate si concentrano, infatti, in punti specifici a seconda del sesso, dell’età e della conformazione fisica.

La differenza con la cellulite? Innanzitutto nell’aspetto: gli accumuli adiposi non si presentano con le tipiche depressioni e protuberanze della pelle affetta da cellulite, ma restano lisci e compatti, anche se li si comprime. E poi non provocano dolore né sono freddi al tatto, come invece accade per la cellulite. Insomma, più che alterare la pelle, le adiposità localizzare alterano la silhouette. Inoltre, non hanno una preferenza per il sesso femminile.

Le zone più colpite? Pancia, fianchi, cosce, ginocchio (la parte anteriore), dorso, schiena e braccia. Ma si tratta sempre di indicazioni variabili in base a vari fattori. Vediamo quali:

Accumuli adiposi: più frequenti negli uomini o nelle donne?
Non c’è una risposta univoca: la verità è che la distribuzione degli eccessi di adipe cambia in base al sesso. Negli uomini, di solito, le adiposità localizzate si riscontrano nella fascia addominale, ai lati della schiena (le cosiddette “maniglie dell’amore”), su viso, collo e sottomento. In caso di forte sovrappeso, vengono coinvolte anche le spalle.
Nelle donne, invece, il grasso in eccesso si accumula su glutei, cosce e fianchi. Ma se lei ha una conformazione di tipo androide, cioè con la parte superiore del corpo più ampia di quella inferiore, le zone bersaglio dell’adipe sono le stesse di quelle maschili.

Quanto conta il sovrappeso?

Più che il sovrappeso composto da kg in eccesso, conta il rapporto tra massa magra (più pesante) e massa grassa (più leggera). Se quest’ultima supera indicativamente il 28% negli uomini e il 33% nelle donne, la manifestazione di accumuli adiposi è più probabile. Va specificato che queste percentuali possono verificarsi in persone normopeso. Come si misurano? Attraverso degli strumenti specifici come il bioimpedenziometro o il plicometro.

L’alimentazione e l’attività fisica influiscono sui cuscinetti?

Se è vero che mangiare sano e praticare una regolare attività fisica contribuiscono a prevenire l’accumulo di adipe, è anche vero che non esistono diete né sport mirati al dimagrimento localizzato. In altri termini, non si può pretendere di asciugare completamente il cuscinetto quando eccessivo, riducendo l’introito calorico o esagerando con il fitness.

La distribuzione dell’adipe “cambia” con l’età?

Sì, dopo i 40 anni è più probabile accumulare cellule adipose in alcuni punti del corpo. I motivi? Il metabolismo rallenta per cui si ha più difficoltà a smaltire calorie introdotte dai cibi. La conseguenza è una maggiore predisposizione alle adiposità localizzate.

Le rotondità hanno anche una componente ormonale?

Tra i principali ormoni responsabili del grasso localizzato c’è il cortisolo (l’ormone dello stress), in particolare in rapporto agli ormoni sessuali. Se il corpo produce troppo cortisolo e poco testosterone, tende ad accumulare adipe nella fascia addominale, compresa la parte inferiore della schiena. Alti livelli di estrogeni, invece, si associano ad un aumento delle cellule adipose su tricipiti, cosce e glutei.