Come capire la differenza? Riconoscere il proprio inestetismo aiuta a capire il trattamento più indicato
Una silhouette appesantita, e pensi subito di soffrire di cellulite. E se invece avessi “solo” bisogno di perdere centimetri qui e lì? Oppure di sollevare i tessuti? Cosce, fianchi, glutei e punto vita i punti più critici, che possono presentarsi fuori forma. Senza però “farci capire” qual è il vero problema della nostra linea non proprio snella.
Ecco come individuare la natura del tuo inestetismo. Parti dall’osservazione analitica della zona difficile del tuo corpo, ricordando che la valutazione clinica spetta al dermatologo.
IMPORTANTE: il miglioramento della silhouette non può prescindere dal seguire corrette regole di stile di vita. Solo una visita dal medico dermatologo può stabilire la cura corretta, per evitare di creare maggiori e disperdere energie e denaro.
Si tratta di cellulite quando
Il tuo problema potrebbe essere la cellulite se i tessuti cutanei hanno la tipica conformazione con buchini, avvallamenti e “grumi”. Tutti questi segni possono essere visibili in posizione ferma oppure se afferri la pelle con un pizzicotto. In quest’ultimo caso, la cellulite è solo un accenno, che per tua informazione riguarda l’80% delle donne, comprese le atlete. Le zone più colpite? Cosce, glutei, braccia, addome. Per quanto riguarda la gravità del problema, ricorda che la cellulite si manifesta in pelle a buccia d’arancia (PRIMO STADIO), a materasso (SECONDO STADIO), cuscinetti con noduli fibrosi (TERZO E QUARTO STADIO).
Le 3 fasi della cellulite
1. Nella zona interessata il tessuto risulta più pastoso e freddo al tatto. Spesso la parte colpita da cellulite dolente.
2. È la fase della cosiddetta “buccia d’arancia”, visibile anche senza pizzicare.
3. In questo stadio nel tessuto affetto da cellulite si formano dei noduli.
Chi colpisce la cellulite?
La cellulite colpisce maggiormente le donne, soprattutto chi ha una costituzione ginoide (le cosiddette “donne pera”) caratterizzate da gambe più robuste o chi presenta la “culotte en chaval”.
Colpisce soprattutto chi soffre di disturbi circolatori che possono evidenziarsi in gambe e piedi gonfi.
Si tratta di rilassamento cutaneo quando
Hai bisogno di sollevare i tessuti se la pelle del corpo sembra stia cadendo come se fosse vinta letteralmente dalla forza di gravità. È il segnale che ha perso elasticità e compattezza. Può accadere dopo una dieta dimagrante o a causa della sedentarietà: una muscolatura tonica aiuta a tenere la pelle più compatta e più “coesa” all’ossatura con quel tipico effetto di corpo sodo. Anche l’età è tra le responsabili della lassità cutanea: con il passare degli anni si tende a perdere collagene, la proteina responsabile della dell’elasticità della pelle.
Le zone del corpo più colpite da cedimenti? Quelle sottoposte alla forza di gravità, come l’interno braccia e cosce, che appaiono flaccidi e mollicci. E ciò accade anche alle magre.
I “candidati” al rilassamento cutaneo?
In primis gli adulti, soprattutto se fanno sedentaria.
Il rilassamento cutaneo colpisce spesso donne in menopausa anche durante i 3-4 anni precedenti, cioè nel periodo di pre-menopausa, quando l’attività mestruale diventa irregolare.
Nei giovani il rilassamento cutaneo è frequente tra chi ha subito grandi dimagrimenti o le donne dopo la gravidanza.
Spesso è accompagnato da smagliature.
Oltre a cute e sottocute, nei casi più severi di rilassamento possono subire lassità anche i muscoli del corpo.
Si tratta di adiposità localizzata quando
Ad appesantire la tua linea è l’adipe quando la pelle, se tirata a mo’ di pizzicotto, resta relativamente compatta, liscia e senza buchini. In questo caso hai qualche accumulo adiposo che può accompagnarsi a ritenzione di liquidi. Le zone più colpite? Oltre ai classici glutei, fianchi e cosce, l’adiposità localizzata si concentra sulla schiena sotto forma di “maniglie dell’amore”, sotto i glutei con i rotolini che in medicina estetica si chiamano “banana roll” e sull’addome. Le cause? Tutta colpa delle cellule adipose ipodermiche (quelle sotto il derma) che, per motivi ormonali o legati all’alimentazione, possono aumentare di grandezza. Se si aggiunge la circolazione rallentata, i liquidi ristagnano e le tossine si depositano all’interno dei tessuti connettivi. Di qui la comparsa degli antiestetici accumuli di grasso. Spesso la causa è di origine genetica.
Chi viene colpito dalle adiposità localizzate?
“Donne a mela“: i grassi si accumulano su addome, fianchi, interno braccia, interno cosce, regione scapolare e gibbo (dorso alto);
“donne a pera“: i grassi si accumulano su ginocchia, esterno cosce, banana roll. Spesso associate a problemi circolatori e cellulite. In questi casi si sconsiglia vivamente l’uso di indumenti attillati e/o elasticizzati.
Queste sono solo alcune indicazioni basic con cui individuare le differenze tra cellulite, rilassamento cutaneo e adiposità: la vera diagnosi spetta al dermatologo. Anche se la prova costume ti sembra lontana, affrontare il tuo problema (qualunque sia!) già durante i mesi freddi è molto importante per contrastarlo. Chi ben comincia è a metà dell’opera, diceva qualcuno…!