Nel mondo colpisce oltre 400 milioni di persone, causando effetti non solo dal punto di vista fisico ma anche sotto il profilo emotivo, tra cui disagio e un certo imbarazzo. Stiamo parlando della rosacea, una malattia della pelle contraddistinta dalla presenza di rossore sul viso, sulle guance e sul naso che, in taluni soggetti, può estendersi agli zigomi e alla fronte. Nelle sue forme severe si possono manifestare anche papule e pustole. Come è possibile intervenire su questo tipo di disturbo? Scopriamolo.
Che cos’è la rosacea
La rosacea è una malattia infiammatoria cronica della pelle che interessa in particolar modo le aree centrali del viso, manifestandosi con un’alternanza tra periodi di riacutizzazione e momenti di remissione dei sintomi. Il disturbo colpisce con maggiore frequenza persone tra i 30 e i 50 anni, soggetti con carnagione chiara o con una storia familiare di rosacea, nonché adulti che in giovane età hanno avuto gravi problemi di acne.
I sintomi della rosacea
Il segnale caratteristico della rosacea è l’arrossamento cutaneo, generalmente associato a una sensazione di calore e di bruciore, che risulta più evidente quando si verificano degli sbalzi di temperatura. L’arrossamento può essere sia improvviso sia persistente e si localizza soprattutto al centro del viso.
In presenza di rosacea, i capillari del volto tendono inoltre a dilatarsi, dando luogo al fenomeno delle teleangectasie. I piccoli vasi sanguigni diventano cioè visibili sulla superficie della pelle, provocando uno spiacevole effetto antiestetico.
A seconda della specifica forma della malattia, la rosacea può inoltre presentarsi con ulteriori sintomi.
Tipi di rosacea
Esistono varie forme di rosacea. La malattia può iniziare con una tendenza ad arrossire facilmente e saltuariamente. In questi casi l’arrossamento può avere cause di tipo emotivo ma può essere anche determinato da repentini sbalzi di temperatura, quindi dal rapido passaggio dal caldo al freddo, come accade ad esempio nella stagione invernale.
A partire da questa fase iniziale, in taluni soggetti la rosacea può evolvere in un rossore persistente nell’area centrale del volto, accompagnato, in caso di peggioramento della sintomatologia, dallo sviluppo di teleangectasie.
In altri pazienti, la rosacea appare ancor più severa. Compaiono quindi papule, ovvero piccoli rigonfiamenti rossi diffusi, su naso, guance, fronte e mento, ma anche pustole, ossia rilievi pieni di pus. È questa la fase in cui la rosacea oltrepassa i limiti del semplice inestetismo, divenendo una malattia vera e propria che va adeguatamente trattata.
Questa forma avanzata può presentare una correlazione con problemi gastroenterici che devono essere indagati. A seconda del sottotipo, la rosacea severa può anche dar luogo a una forma granulomatosa, che è più frequente nella popolazione maschile e si manifesta con l’antiestetico fenomeno del rinofima. Si tratta di un’alterazione della struttura cutanea del naso che appare ingrossato e deforme.
Esistono inoltre forme di rosacea che possono provocare disturbi oftalmici, coinvolgendo quindi anche gli occhi o solo gli occhi, con sintomi quali gonfiore, palpebre arrossate, accentuata sensibilità alla luce, lacrimazione e congiuntivite.
Come curare la rosacea
Per intervenire in maniera efficace sulla rosacea, la diagnosi precoce è essenziale. I trattamenti sono infatti più efficaci se effettuati quando la malattia infiammatoria è ancora nelle sue fasi iniziali. Se non curata correttamente, la rosacea tende invece a peggiorare nel tempo.
Accanto alle terapie farmacologiche che possono essere prescritte al paziente, esistono utili trattamenti non farmacologici in grado di agire positivamente sul problema del rossore e dei capillari visibili. Tra le più innovative è inclusa la Terapia Biofotonica. Il trattamento si basa sull’uso di apposite luci che, interagendo con un particolare gel applicato sul viso del paziente, liberano energie che vanno a stimolare la funzione cellulare. Ne risulta una riduzione dell’infiammazione e del rossore, da cui scaturiscono benefici di lunga durata.
La Terapia Biofotonica risulta molto adatta per i soggetti che presentano tanto la forma infiammatoria di rosacea quanto il caratteristico rossore, incluso il rossore che si manifesta saltuariamente. Si prevedono solitamente quattro sedute a distanza di una settimana l’una dall’altra. Il trattamento è inoltre effettuabile tutto l’anno e, a differenza di altre terapie, non comporta problemi di socialità, poiché non dà luogo a fastidi di alcun genere.
Per poter intervenire in modo mirato sui capillari, si ricorre invece a specifici trattamenti laser, come il Dye Laser o le luci pulsate ottimizzate per le problematiche di carattere vascolare.
Le terapie con laser e luce pulsata per rossore e teleangectasie (capillari) si eseguono su cute non abbronzata e quindi preferibilmente non nei mesi estivi. È possibile mascherare con opportuni make-up il rossore che si presenta nei giorni successivi alla seduta, di molto ridotto dall’uso di refrigeratori e luce LED durante e dopo il trattamento. Le sedute vanno distanziate di qualche settimana e il loro numero va stabilito in base alla gravità del quadro clinico.