Skincare e Coronavirus – La nostra pelle necessita di cure costanti in ogni stagione dell’anno. Tra queste, l’inverno rappresenta uno dei momenti in cui la cute è maggiormente messa alla prova da una combinazione di fattori aggressivi quali freddo, umidità, sbalzi improvvisi di temperatura e, soprattutto per chi vive nelle grandi città, polveri sottili e inquinamento atmosferico.

In questo periodo in cui stiamo vivendo l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 il quadro appare ancor più delicato. Dover indossare la mascherina per svariate ore, spesso per per gran parte della giornata, provoca infatti ulteriore stress alla nostra pelle. Ma non ci si limita alla sola mascherina. Come ben sappiamo, nel ventaglio delle misure essenziali per contrastare il Coronavirus rientra la buona abitudine di lavare e di disinfettare le mani con frequenza. Soprattutto per motivi professionali, c’è anche chi deve utilizzare costantemente dei guanti protettivi. Dall’insieme di questi accorgimenti possono scaturire diverse conseguenze sulla nostra pelle, che spaziano dalla secchezza cutanea fino alla manifestazione di irritazioni e di dermatiti.

Come possiamo intervenire, allora, per mettere la pelle al riparo da eventuali problematiche che possono derivare dalle misure indispensabili per la prevenzione del Covid-19? Scopriamolo.

 

Pelle delle mani e Covid-19: alcune raccomandazioni

Considerati l’uso dei guanti e i continui lavaggi necessari per proteggersi dal virus, la pelle delle mani è insieme a quella del viso l’area cutanea maggiormente colpita dagli effetti delle misure anti-Covid-19. Per poter salvaguardare nel migliore dei modi questa regione della pelle, è innanzitutto opportuno evitare l’utilizzo di detergenti aggressivi che possono compromettere il film idrolipidico, noto anche come mantello idrolipidico.

Il film idrolipidico è il sottile strato che riveste la superficie cutanea, svolgendo una serie di funzioni essenziali, in primis quella di proteggere la pelle dagli attacchi degli agenti esterni,     riducendo così il rischio di infezioni, di micosi e di disturbi di varia natura. Per mantenere integro il mantello idrolipidico, dopo aver lavato le mani con attenzione, è opportuno applicare specifiche creme rigeneranti. I prodotti vanno preferibilmente spalmati eseguendo un massaggio a spirale dito per dito e frizionando dorso e palmo delle mani, fino ai polsi. Questo semplice massaggio permette di riattivare la microcircolazione, oltre a consentire un migliore assorbimento delle creme.

Che tipo di guanti occorre indossare, invece? È opportuno sapere che i guanti in polietilene non risultano idonei contro il Covid-19. I migliori sono i guanti in lattice che non possono tuttavia essere usati dai medici. L’alternativa si trova nei guanti in nitrile, che tirando le somme rappresentano una scelta obbligata.

 

Nutrire la pelle ai tempi del Covid-19

Una corretta idratazione costituisce l’elemento basilare per una pelle che risulti sana, turgida e compatta. La migliore accortezza per assicurare alla nostra cute un adeguato livello di idratazione, contrastando così eventuali disturbi che possono derivare dalle misure protettive contro il Coronavirus, consiste nel potenziare le naturali capacità di riparazione che la pelle possiede.

La cute va innanzitutto idratata dall’interno, non solo bevendo almeno due litri di acqua al giorno da affiancare a centrifugati di frutta e di verdura fresche, ma anche seguendo un’alimentazione ricca di nutrienti essenziali per il suo benessere, dalle vitamine fino ai sali minerali. Fondamentale è inoltre la skincare quotidiana. Sul viso vanno applicati ogni giorno prodotti a base di principi attivi rigeneranti, a partire dall’acido ialuronico alle sostanze antiossidanti, quali la vitamina E e la vitamina C. I sieri e le creme più adatti alla tipologia cutanea personale devono essere preferibilmente scelti seguendo i suggerimenti del proprio dermatologo di fiducia, così da trovare il prodotto ottimale.

 

Filler con acido ialuronico

Per curare la pelle di viso e mani nel migliore dei modi ai tempi del Covid-19, anche in vista dell’appuntamento con l’inverno, il dermatologo offre una serie di utili trattamenti extra. Di grande efficacia per idratare e nutrire la pelle in profondità sono ad esempio i filler con acido ialuronico.

L’acido ialuronico è una sostanza che è già presente naturalmente nel nostro organismo e viene prodotta dai fibroblasti, cellule che hanno l’obiettivo di idratare i tessuti, offrendo loro turgore ed elasticità. Questa sostanza è ormai universalmente nota come prezioso alleato per la salute e la bellezza della cute. Quando viene iniettato nella pelle attraverso dei filler riassorbibili, l’acido ialuronico garantisce innanzitutto una corretta idratazione cutanea. Svolge inoltre altre significative funzioni, nello specifico:

  • favorisce un’eccellente azione rigenerante, contribuendo alla produzione di collagene e di elastina;
  • mantiene l’elasticità, il tono e la turgidità della pelle;
  • ripara i tessuti;
  • aiuta la pelle a proteggersi da microrganismi infettanti.

I filler con acido ialuronico garantiscono inoltre diversi vantaggi:

  • costituiscono una metodica non invasiva;
  • sono ben tollerati dalla cute;
  • non richiedono un tempo di recupero. Dopo il trattamento è perciò possibile riprendere le normali attività quotidiane nell’immediato;
  • offrono un piacevole risultato naturale.

In linea di massima, la durata del loro effetto varia dai 3 a 10 mesi ma è influenzata anche da fattori individuali, a partire dallo stile di vita del paziente.

 

Veicolazione transdermica

Un altro trattamento valido che permette di prendersi cura della pelle sottoposta all’azione combinata di mascherine, guanti e stagione invernale è la veicolazione transdermica. Questa tecnica consente di veicolare specifici principi attivi nei tessuti cutanei, nutrendoli in maniera completamente non invasiva e indolore.

La metodica non prevede l’utilizzo di microiniezioni. Il trattamento si realizza infatti attraverso l’uso di apposite placche conduttive o di specifici manipoli, su cui viene applicato il complesso di sostanze da veicolare, che può variare a seconda della problematica da affrontare.

Una seduta dura solitamente dai 15 ai 30 minuti, a seconda dell’ampiezza dell’area da trattare.

 

LED per il trattamento delle dermatiti irritative

Una delle più comuni problematiche cutanee derivanti dalle misure necessarie per la prevenzione del Covid-19 è l’insorgenza di dermatiti irritative da contatto. Si tratta di reazioni dovute al contatto della pelle con sostanze capaci di stimolare una risposta infiammatoria, dando luogo a manifestazioni quali prurito, arrossamento e comparsa di fastidiose vescicole piene di siero. A seguito di una corretta valutazione clinica, il ventaglio di soluzioni più efficaci proposte dal dermatologo per contrastare il disturbo include la fotostimolazione LED.

La metodica prevede l’uso di particolari lampade in grado di emettere luci monocromatiche che svolgono un’azione stimolante sull’attività delle cellule cutanee, favorendo il processo di guarigione.

La durata della seduta varia dai 15 ai 30 minuti e un ciclo comprende mediamente sui quattro incontri, a distanza di una settimana l’uno dall’altro. La terapia LED viene diffusamente utilizzata anche per il fotoringiovanimento della pelle del viso.



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